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Full Description
I commenti classici studiano ciascun salmo in modo isolato. Un movimento che si va sempre più affermando cerca tuttavia di verificare se il Salterio sia ben composto. Il presente commento al quinto e ultimo «libro» del Salterio (Sal 107-150) conduce un'analisi sistematica della composizione di questo insieme di quarantaquattro salmi, a tutti i livelli della sua organizzazione: all'inizio, ciascun salmo considerato in se stesso, poi ciascuna sequenza formata da più salmi, quindi ciascuna delle cinque sezioni che costituiscono il quinto libro, e infine l'insieme del libro. Gli ultimi cinque salmi (146-150) sono, per così dire, fuori sistema, perché rappresentano la dossologia che conclude, non solo il quinto libro, ma anche tutto il Salterio.
La composizione risulta estremamente elaborata. Al centro della costruzione, il Sal 119 è una lunga meditazione sulla Legge. Esso è preceduto dall'«Hallel egiziano», che celebra l'esodo dal paese della schiavitù (Sal 113-118), e seguito dai «Salmi delle ascensioni», che cantano e sperano nel nuovo esodo: il ritorno dall'esilio di Babilonia (Sal 120-134). Alle estremità del libro, due sezioni che si corrispondono: secondo le parole del salmista, «Dalla bocca di impostura all'azione di grazie del giusto» (Ps 107-112), «Dal veleno del serpente alla lode dei giusti» (Sal 135-145).
L'interpretazione di ciascun gruppo di salmi consente di raggiungere un'eccedenza di senso, che palesemente sovrasta la somma delle interpretazioni di ciascuna delle unità che lo compongono.